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Luci di stop verdi frontali

  • Immagine del redattore: AutoeAuto
    AutoeAuto
  • 30 ago
  • Tempo di lettura: 3 min

Negli ultimi anni, la sicurezza agli incroci è diventata una delle principali sfide della mobilità urbana e extraurbana. Una proposta che sta guadagnando attenzione a livello internazionale è l’adozione di luci di stop verdi frontali. Queste luci, integrate ai tradizionali fari anteriori, si accendono automaticamente durante la frenata e si spengono non appena l’auto riparte, segnalando agli utenti della strada – automobilisti, ciclisti e pedoni – la reale intenzione di arresto del veicolo. Secondo uno studio dell’Università di Tecnologia di Graz, questa soluzione potrebbe ridurre fino al 17% delle collisioni agli incroci, con un'ulteriore fetta di incidenti che risulterebbero meno gravi grazie a una frenata anticipata.


Indice


Funzionamento tecnico e integrazione

Il principio di funzionamento è semplice: una centralina elettronica, collegata al circuito dei freni, attiva un LED verde a emissione diffusa sul frontale non appena viene esercitata pressione sul pedale del freno. Questi LED possono essere installati direttamente all’interno del gruppo ottico anteriore o come moduli separati applicati sulla mascherina. Il segnale luminoso si mantiene acceso finché la frenata è in corso e si disattiva immediatamente non appena il sistema rileva la ripresa della marcia. Questa sincronizzazione istantanea consente di evitare fraintendimenti tipici dei segnali tradizionali, soprattutto in condizioni di scarsa visibilità o in presenza di ostacoli improvvisi sulla carreggiata.

Sperimentazioni e proposte normative

In Slovacchia è già in discussione, presso il Parlamento, una proposta di legge per rendere facoltativa l’installazione delle luci di stop anteriori sui veicoli leggeri e pesanti. I test condotti nel 2023 su oltre 3.000 mezzi nelle regioni di Trencin e Zilina hanno evidenziato un calo del tasso di incidenti del 12% nelle aree coinvolte, mentre le regioni limitrofe hanno registrato una variazione dello 0,51% nel medesimo periodo. Stando alle stime, dotare un veicolo su dieci di luci di stop verdi anteriori potrebbe ridurre gli incidenti del 15%, con un risparmio sociale annuo stimato in 166 milioni di euro e circa 39 vite umane salvate. In Italia, ad oggi, non esistono obblighi legislativi in tal senso, ma l’Unione Europea sta valutando l’inclusione di questa soluzione all’interno delle normative di omologazione dei veicoli.

Vantaggi per la sicurezza

Le luci di stop verdi frontali offrono un duplice vantaggio: facilitano la comunicazione tra conducenti e utenti vulnerabili e riducono i tempi di reazione in situazioni di emergenza. Per i pedoni, il segnale frontale rappresenta un chiaro indicatore dell’intenzione di arresto, in particolare in prossimità delle strisce pedonali. Per gli automobilisti che sopraggiungono dalla direzione opposta o laterale, la luce verde anticipa la frenata, rendendo più efficace la gestione della distanza di sicurezza. In contesti urbani ad alto traffico, dove gli incroci sono spesso caotici e poco visibili, questa maggiore chiarezza visiva può fare la differenza tra un arresto sicuro e un impatto imprevisto.

Aspetti tecnici, costi e manutenzione

L’installazione di un modulo LED verde anteriore è relativamente economica: in fase di produzione, il costo aggiuntivo si aggira intorno ai 30 euro per veicolo, mentre l’applicazione su auto già in circolazione può arrivare a 100 euro per unità. I moduli sono progettati per resistere alle sollecitazioni meccaniche e alle variazioni termiche, garantendo un ciclo di vita simile a quello dei fari tradizionali. Dal punto di vista manutentivo, è necessario verificare periodicamente il corretto funzionamento dei LED e delle connessioni elettriche durante i normali controlli autorizzati. Non sono richieste calibrature specifiche, dato che il sistema si basa su un semplice contatto elettromeccanico con il circuito frenante.

Prospettive future

L’evoluzione delle luci di stop verdi frontali potrebbe spingersi verso un’integrazione con i più avanzati sistemi di assistenza alla guida (ADAS). Immaginando un veicolo dotato di controllo adattivo della velocità (Adaptive Cruise Control) e frenata autonoma d’emergenza (AEB), la luce verde frontale potrebbe comunicare in tempo reale al software di bordo lo stato di pressione del freno, permettendo interventi più rapidi e personalizzati. Inoltre, tramite una connessione in rete (V2X), queste segnalazioni luminose potrebbero essere condivise tra veicoli, incrementando la consapevolezza del traffico circostante e riducendo ulteriormente il margine d’errore umano.


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