1.2 puretech problemi alla cinghia di distribuzione
- AutoeAuto
- 13 ago
- Tempo di lettura: 2 min
Il motore PureTech, sviluppato dal gruppo Stellantis, ha rivoluzionato il segmento delle compatte grazie alle sue dimensioni compatte e alle prestazioni brillanti. Tuttavia, alcuni proprietari hanno segnalato una serie di criticità che hanno messo in discussione l’affidabilità di questo propulsore. In questo articolo esploreremo in dettaglio le problematiche principali, i modelli più a rischio, le soluzioni adottate e i consigli per chi intende acquistare un usato equipaggiato con motore PureTech. Il 1.2 PureTech è uno dei motori che ha riscosso maggiori problemi alla cinghia di distribuzione.
Indice
Evoluzione del motore 1.2 puretech problemi alla cinghia di distribuzione
Le prime genereazioni di PureTech erano 1.2 e 1.6 caratterizzate da una distribuzione con cinghia a bagno d'olio. Questo design compatto mirava a ridurre le dimensioni del motore e i costi di produzione, ma si è rivelato sensibile all’usura precoce della cinghia. Nel corso degli anni Stellantis ha gradualmente introdotto miglioramenti, fino a lanciare la terza generazione (EB Gen3), nella quale la cinghia è stata sostituita da una catena più robusta. 1.2 puretech problemi alla cinghia di distribuzione
Problemi ed usura eccessiva
Il problema principale riguarda l'usura anomala della cinghia di distribuzione, infatti la miscela di olio con carburante non bruciato crea una sostanza abrasiva che accelera l'usura del materiale in gomma. I problemi causati da questo disguido sono diversi: i frammenti degradati intasano la pompa dell'olio, le elettrovalvole della fasatura variabile e il filtro dell'impianto di lubrificazione, danneggiando in maniera molto grave il motore.
Soprattutto nel motore 1.2 PureTech si sono verificati problemi con il turbocompressore, in quanto frammenti di gomma vanno ad ostruire la girante del turbo, la conseguenza è un calo di potenza, un aumento dei consumi e, nei casi più gravi, la necessità di sostituire o revisionare l’intero turbocompressore, operazione che può richiedere parecchio denaro.

Modelli interessati
Le criticità del PureTech si concentrano principalmente sui veicoli prodotti fra il 2014 e il 2022. In particolare, le varianti equipaggiate con il 1.2 litri sono diffuse sulle compatte e sui crossover dei marchi Peugeot, Citroën, DS, Opel e persino Toyota. Di seguito un elenco parziale dei modelli più a rischio:
Modello | Anni di produzione |
Peugeot 208 | 2014–2022 |
Peugeot 2008 | 2014–2022 |
Citroën C3 | 2014–2018 |
DS 3 Crossback | 2017–2022 |
Opel Mokka | 2017–2021 |
Toyota Proace City Bz | 2019–2022 |
Questi veicoli montano la cinghia a bagno d’olio in modo massiccio, con segnalazioni di guasti significative fino all’estate del 2022.
Consigli Utili
Effettuare cambi d’olio ogni 10.000 km o un anno, preferendo lubrificanti con specifiche raccomandate da Stellantis.
Controllare con una frequenza biennale lo stato della cinghia, valutando eventuali segni di fessurazione o rigonfiamento.
Evitare lunghi tratti in città con ripetute partenza/arresto a freddo che favoriscono la diluizione dell’olio.
Monitorare i consumi di olio e segnalare al meccanico eventuali incrementi superiori a 500 ml ogni 1.000 km.
Valutare preventivamente, a fronte di acquisto di usato, la conversione alla catena se compatibile o un retrofit da officine specializzate.
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